1994 / 29 - 203

29. Estratto della decisione della CRA del 21 marzo 1994
nella causa E.U. e_famiglia, Turchia.

Artt. 29 e segg. PA e 4 Cost.; art. 35 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 35
1    Le decisioni scritte, anche se notificate in forma di lettera, devono essere designate come tali, motivate, e indicare il rimedio giuridico.
2    L'indicazione del rimedio giuridico deve menzionare il rimedio giuridico ordinario ammissibile, l'autorità competente e il termine per interporlo.
3    L'autorità può rinunciare a indicare i motivi e il rimedio giuridico allorché la decisione sia interamente conforme alle domande delle parti e nessuna parte chieda la motivazione.
PA, art. 40
SR 273 Legge del 4 dicembre 1947 di procedura civile federale
PC Art. 40 - Il giudice valuta le prove secondo il suo libero convincimento. Egli prende in considerazione il contegno delle parti nel processo, per esempio il rifiuto di ottemperare ad una citazione personale, di rispondere a domande del giudice o di produrre i mezzi di prova richiesti.
PC, per rimando degli artt. 12 LA e 19 PA: diritto di essere sentito; libero apprezzamento delle prove in relazione all'obbligo di motivare la decisione.

1. La giurisprudenza ha dedotto dal diritto di essere sentito varie facoltà fra cui quella di consultare gli atti di causa, di prendere conoscenza delle prove e di determinarsi al riguardo (consid. 5).

2. L'autorità non può limitarsi a mettere passivamente a disposizione l'incartamento. Essa è tenuta ad informare convenientemente gli interessati circa lo stato della pratica nel caso d'assunzione di prove di cui la parte non poteva avere conoscenza e destinati a risolvere questione determinante per l'esito della procedura (consid. 5).

3. Il principio del libero apprezzamento delle prove (art. 40
SR 273 Legge del 4 dicembre 1947 di procedura civile federale
PC Art. 40 - Il giudice valuta le prove secondo il suo libero convincimento. Egli prende in considerazione il contegno delle parti nel processo, per esempio il rifiuto di ottemperare ad una citazione personale, di rispondere a domande del giudice o di produrre i mezzi di prova richiesti.
PC per rimando degli artt. 12 LA e 19 PA) non esenta l'autorità giudicante dal dovere di motivare le proprie decisioni (art. 35 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 35
1    Le decisioni scritte, anche se notificate in forma di lettera, devono essere designate come tali, motivate, e indicare il rimedio giuridico.
2    L'indicazione del rimedio giuridico deve menzionare il rimedio giuridico ordinario ammissibile, l'autorità competente e il termine per interporlo.
3    L'autorità può rinunciare a indicare i motivi e il rimedio giuridico allorché la decisione sia interamente conforme alle domande delle parti e nessuna parte chieda la motivazione.
PA); non è sufficiente che l'autorità si dichiari convinta di qualcosa, ma è necessario che esponga le ragioni che l'hanno condotta a maturare un determinato convincimento (consid. 6a).

Art. 29 ff VwVG, Art. 4 BV; Art. 35 Abs. 1 VwVG und Art. 40 BZP i.V.m. Art. 12 und 19 VwVG: Rechtliches Gehör; Begründungspflicht in bezug auf die Beweiswürdigung.

1. Das rechtliche Gehör umfasst auch das Recht auf Akteneinsicht sowie das Recht, von den Beweismitteln Kenntnis zu nehmen und sich dazu äussern zu können (Erw. 5).

2. Sind ohne Kenntnis der Partei Beweise zu den Akten gelangt, welche für den Ausgang des Verfahrens von Bedeutung sind, muss die Behörde bei der Gewährung des rechtlichen Gehörs darauf hinweisen und darf sich nicht darauf beschränken, das Dossier der Partei zur Verfügung zu stellen (Erw. 5).


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3. Der Grundsatz der freien Beweiswürdigung (Art. 40 BZP i.V.m. Art. 12 und 19 VwVG) entbindet die Behörde nicht davon, ihre Entscheide zu begründen (Art. 35 Abs. 1 VwVG). Es genügt daher nicht, dass sich die Behörde von einer Tatsache überzeugt erklärt; vielmehr müssen die Gründe dargelegt werden, welche sie zu einer bestimmten Ueberzeugung geführt haben (Erw. 6a).

Art. 29
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 29 - La parte ha il diritto d'essere sentita.
et ss PA, 4 Cst; art. 35 al. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 35
1    Le decisioni scritte, anche se notificate in forma di lettera, devono essere designate come tali, motivate, e indicare il rimedio giuridico.
2    L'indicazione del rimedio giuridico deve menzionare il rimedio giuridico ordinario ammissibile, l'autorità competente e il termine per interporlo.
3    L'autorità può rinunciare a indicare i motivi e il rimedio giuridico allorché la decisione sia interamente conforme alle domande delle parti e nessuna parte chieda la motivazione.
PA, art. 40 PCF, par renvoi des art. 12 LA et 19 PA: droit d'être entendu; libre appréciation des preuves par rapport à l'obligation de motiver les décisions.

1. La jurisprudence a déduit du droit d'être entendu en particulier le droit pour le justiciable d'avoir accès au dossier, de prendre connaissance des preuves et de se déterminer à leur propos (consid. 5).

2. L'autorité ne peut se limiter à mettre le dossier passivement à disposition de la partie. Elle est tenue de renseigner les intéressés de manière correcte sur la marche de la procédure dans le cas où des preuves ont été administrées, lesquelles étaient destinées à résoudre des questions déterminantes pour l'issue de la procédure et dont la partie ne pouvait pas avoir connaissance (consid. 5).

3. Le principe de la libre appréciation des preuves (article 40 PCF par le renvoi des articles 12 LA et 19 PA) ne dispense pas l'autorité de l'obligation de motiver ses décisions (article 35
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 35
1    Le decisioni scritte, anche se notificate in forma di lettera, devono essere designate come tali, motivate, e indicare il rimedio giuridico.
2    L'indicazione del rimedio giuridico deve menzionare il rimedio giuridico ordinario ammissibile, l'autorità competente e il termine per interporlo.
3    L'autorità può rinunciare a indicare i motivi e il rimedio giuridico allorché la decisione sia interamente conforme alle domande delle parti e nessuna parte chieda la motivazione.
, 1er
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 1
1    La presente legge si applica alla procedura negli affari amministrativi trattati e decisi in prima istanza o su ricorso da un'autorità amministrativa federale.
2    Sono autorità nel senso del capoverso 1:
a  il Consiglio federale, i suoi Dipartimenti, la Cancelleria federale, nonché le divisioni, le aziende, gli istituti e gli altri servizi dell'amministrazione federale che da essi dipendono;
b  gli organi dell'Assemblea federale e dei tribunali federali per le decisioni di prima istanza e le decisioni su ricorso, in conformità all'ordinamento dei funzionari del 30 giugno 19277;
c  gli istituti o le aziende federali autonomi;
cbis  il Tribunale amministrativo federale;
d  le commissioni federali;
e  altre istanze od organismi indipendenti dall'amministrazione federale, in quanto decidano nell'adempimento d'un compito di diritto pubblico a essi affidato dalla Confederazione.
3    Nella procedura delle autorità cantonali di ultima istanza che non decidono definitivamente in virtù del diritto pubblico federale sono applicabili soltanto gli articoli 34 a 38 e 61 capoversi 2 e 3 concernenti la notificazione delle decisioni e l'articolo 55 capoversi 2 e 4 concernente la revoca dell'effetto sospensivo. È fatto salvo l'articolo 97 capoverso 2 della legge federale del 20 dicembre 19469 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti concernente la revoca dell'effetto sospensivo a ricorsi contro le decisioni delle casse di compensazione.10 11
alinéa PA). Il ne suffit pas que l'autorité se déclare convaincue de l'existence d'un fait; encore faut-il qu'elle expose les raisons qui l'ont amenée à se forger une conviction dans un sens déterminé (consid. 6a).

Riassunto dei fatti:

S. U. è giunta in Svizzera, unitamente ai suoi 6 figli, il 12 maggio 1989, chiedendovi asilo il 14 giugno 1989.


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Dai verbali d'audizione si desume, in sunto, che i richiedenti avrebbero lasciato il Paese d'origine per i pregiudizi causati loro dall'appartenenza alla minoranza siro-ortodossa, e dal fatto che E.U. (marito, rispettivamente padre degli interessati) sarebbe stato ricercato attivamente per non aver prestato servizio militare. Al riguardo è stato fatto valere dagli interessati che da circa due anni le autorità si sarebbero presentate al loro domicilio ad Ankara una o due volte al mese per cercare E.U., il quale, da quell'epoca, vivrebbe nella clandestinità. La figlia O. sarebbe dal canto suo stata oggetto di un tentativo di rapimento da parte di musulmani rimasti sconosciuti. Siffatta evenienza sarebbe stata denuciata alle competenti autorità. Tuttavia, quest'ultime non avrebbero preso sul serio la denuncia; anzi la figlia sarebbe stata oggetto di maltrattamenti da parte di un gendarme.

Il 28 gennaio 1990 E. U. ha raggiunto la famiglia in Svizzera chiedendovi asilo il 31 gennaio seguente. Egli ha dichiarato di non aver mai dato seguito alle convocazioni per il servizio di leva ricevute, in quanto, a suo dire, i cristiani verrebbero maltrattati e discriminati. La polizia lo avrebbe ricercato per tale inadempimento anche al suo nuovo domicilio ad Ankara. A causa della sua fede egli non potrebbe né frequentare la propria chiesa né lavorare regolarmente. Il richiedente precisa che dopo aver interrotto gli studi nel 1974, si sarebbe trasferito ad Ankara, dove avrebbe iniziato a lavorare presso la ditta N. col nome di M. U., affinché non si scoprisse la sua origine cristiana. Quando le autorità, nel 1987, avrebbero constatato e verificato la sua presenza, il richiedente avrebbe lasciato tale ditta ed iniziato a lavorare in proprio (clandestinamente) per conto di amici. Nel 1987 la polizia avrebbe "verificato il domicilio" del fratello del richiedente ad Ankara. Ivi gli sarebbe stata inviata una convocazione per il servizio militare. Il richiedente afferma che sarebbe ricercato "a causa del servizio militare", ma pure perché cristiano. Egli aggiunge però che non avrebbe mai ricevuto alcun mandato d'arresto.

In data 5 aprile 1991, l'Ufficio federale dei rifugiati ha reso una decisione di diniego della domanda d'asilo, non ritenendo soddisfatte le condizioni richieste per il riconoscimento della qualità di rifugiato, segnatamente quelle di cui agli art. 3 e 12a LA. L'autorità di prime cure ha rilevato in particolare che, giusta accertamenti comprovati, non si potrebbe parlare, per quanto concerne i cristiani siro-ortodossi, di discriminazione generale rilevante in materia d'asilo. La Turchia sarebbe uno Stato laico che garantirebbe la libertà religiosa nella propria costituzione e che permetterebbe agli appartenenti alla religione cristiana di seguire la loro fede anche nella vita quotidiana. Inoltre, eventuali misure dovute all'inadempimento del servizio militare non costituirebbero in sé


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un motivo d'asilo, mentre d'altro canto si potrebbero escludere, sulla base di fonti sicure, azioni rilevanti nell'ottica dell'asilo contro membri cristiani delle forze armate turche. Secondo l'autorità inferiore, taluni pregiudizi fatti valere dai ricorrenti non potrebbero essere considerati come persecuzioni statali dirette. Infine, si ritiene del tutto inverosimile l'allegazione secondo cui le autorità turche avrebbero atteso tredici anni prima di iniziare le ricerche di un disertore.

Contemporaneamente, la prima istanza ha pronunciato l'allontanamento dei richiedenti dalla Svizzera (art. 17 cpv. 1 LA) e ordinato l'esecuzione del rinvio siccome lecita, ragionevolmente esigibile e possibile.

Nel ricorso interposto il 3 maggio 1991, gli interessati sostengono che le persecuzioni da loro invocate non sarebbero state tenute in debita considerazione dall'autorità giudicante. In particolare E. U. ribadisce che il fatto di essere cristiano renderebbe impossibile svolgere il servizio militare, se non a scapito della propria integrità fisica, morale e psichica. Inoltre, i ricorrenti fanno valere che il querelato giudizio si fonderebbe su una serie di considerazioni imprecise e apodittiche che meriterebbero piena censura, in particolare la considerazione di cui a pag. 5 della decisione litigiosa ove viene asserito "che interventi rilevanti nell'ottica dell'asilo contro membri cristiani delle forze armate turche possono essere esclusi sulla base di tutte le fonti alle quali abbiamo accesso".

Chiamato ad esprimersi sul ricorso, l'Ufficio federale dei rifugiati ne ha proposto la reiezione.

Questa Commissione ha accolto parzialmente il ricorso, annullato il giudizio querelato e rinviato gli atti all'autorità inferiore per nuovo giudizio ai sensi dei considerandi, per violazione del diritto di essere sentito, nonché accertamento insufficiente dei fatti determinanti.

Dai considerandi:

3. - Con il rimedio esperito il ricorrente può fare valere la violazione del diritto federale - che comprende tra l'altro anche il diritto pubblico internazionale -, l'eccesso o l'abuso del potere di apprezzamento, l'accertamento inesatto o incompleto dei fatti giuridicamente rilevanti e


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l'inadeguatezza (art. 11 cpv. 3 LA). La Commissione svizzera di ricorso in materia d'asilo esamina liberamente il diritto federale, l'accertamento dei fatti e l'inadeguatezza senza essere vincolata dai considerandi della decisione impugnata o dai motivi invocati dalle parti. In altri termini, il ricorso potrebbe essere accolto per ragioni che il ricorrente non ha addotto o respinto in base ad argomenti che la decisione impugnata non ha preso in considerazione (art. 62 cpv. 4
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 62
1    L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
2    Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte.
3    L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi.
4    L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso.
PA; cfr. per analogia DFT 117 Ib 117 consid. 4a).

4. - (...)

5. - Nel gravame i ricorrenti censurano l'apodittica affermazione dell'UFR secondo cui "interventi rilevanti nell'ottica dell'asilo contro membri cristiani delle forze armate turche possono essere esclusi sulla base di tutte le fonti alle quali abbiamo accesso". Orbene, né i ricorrenti, né questa Commissione conoscono le fonti (le stesse non vengono né citate, né allegate come documenti agli atti di causa) che permettono all'autorità di prime cure di giungere alla surriferita asserzione, destinata a risolvere un punto tutt'altro che marginale per l'esito dell'intera procedura.

Giova rilevare che dal diritto di essere sentito deve in particolare essere dedotto il diritto dell'interessato di esprimersi prima della pronuncia di una decisione sfavorevole nei suoi confronti, quello di fornire prove circa i fatti suscettibili di influire sulla decisione, quello di poter prendere visione dell'inserto, quello di partecipare all'assunzione delle prove, di prenderne conoscenza e di determinarsi al riguardo, nonché di ottenere una decisione motivata (cfr. DTF 115 Ia 11 consid. 2b; 112 Ia 3). D'altra parte, il diritto di essere sentito è violato dall'autorità che non informa le parti del completamento dell'incarto con documenti (mezzi probatori), destinati a risolvere un punto di diritto determinante e di cui le parti non potevano avere conoscenza né supporre la pertinenza nel caso concreto (v. GICRA 1994 n. 1, pagg. 1 e segg.). Difatti, il diritto di prendere visione degli atti comprende pure quello all'informazione. L'autorità non può limitarsi a mettere passivamente a disposizione l'incartamento, ma è tenuta ad orientare convenientemente gl'interessati circa lo stato della pratica. Tuttavia, il diritto di consultare gli atti non è assoluto. Tale diritto è soggetto alle restrizioni di cui all'art. 27
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 27
1    L'autorità può negare l'esame degli atti solamente se:
a  un interesse pubblico importante della Confederazione o del Cantone, in particolare la sicurezza interna o esterna della Confederazione, esiga l'osservanza del segreto;
b  un interesse privato importante, in particolare d'una controparte, esiga l'osservanza del segreto;
c  l'interesse di un'inchiesta ufficiale in corso lo esiga.
2    Il diniego d'esame dev'essere ristretto agli atti soggetti a segreto.
3    A una parte non può essere negato l'esame delle sue memorie, dei documenti da essa prodotti come mezzi di prova e delle decisioni notificatele; l'esame dei processi verbali delle sue dichiarazioni le può essere negato soltanto fino alla chiusura dell'inchiesta.
PA.
Peraltro, giusta l'art. 28
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 28 - L'atto il cui esame è stato negato alla parte può essere adoperato contro di essa soltanto qualora l'autorità gliene abbia comunicato oralmente o per scritto il contenuto essenziale quanto alla contestazione e, inoltre, le abbia dato la possibilità di pronunciarsi e indicare prove contrarie.
PA l'atto il cui esame è stato negato alla parte può essere adoperato contro di essa soltanto qualora l'autorità gliene abbia comunicato oralmente o per iscritto il contenuto essenziale quanto alla contestazione e, inoltre, le abbia dato la possibilità di pronunciarsi e indicare le prove contrarie.


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Il diritto di essere sentito è di natura formale. La sua violazione implica, in principio, l'annullamento della decisione impugnata, senza che il ricorrente debba provare un interesse materiale al suo annullamento, in altri termini indipendentemente dalla questione a sapere se il ricorrente possa sperare in una decisione di merito a lui più favorevole (cfr. DTF 119 Ia 138; 98 Ia 134).

E' fatta eccezione a questa regola rigida - e dunque la violazione può essere sanata in sede ricorsuale -, allorquando l'interessato abbia la facoltà di esprimersi innanzi ad un'autorità di ricorso che gode di piena cognizione (cfr. DTF 116 Ib 44), il vizio non sia grave, ragione per cui l'annullamento del giudizio querelato con rimando all'autorità inferiore costituirebbe un'inutile formalità.

Nel caso concreto, non solo l'autorità di prime cure non indica nel giudizio litigioso i mezzi probatori (fonti) cui si riferisce per risolvere il punto di questione di cui trattasi, ma ancora non pone rimedio a tale vizio neppure nell'allegato responsivo. Da quanto esposto discende che non è possibile a questa Commissione di reintegrare i ricorrenti nel diritto di essere sentito, cui gli stessi non hanno rinunciato né esplicitamente, né per atti concludenti, ove si ritenga che all'esercizio del diritto di essere sentito può essere rinunciato anche per atti concludenti (cfr. Tinner, Das rechtliche Gehör, RDS 1964, vol. II, pag. 337). Già per questo motivo la decisione impugnata va annullata, senza dimenticare che questa Commissione ha già avuto modo di precisare che a determinate condizioni i trattamenti riservati a membri cristiani delle forze armate turche possono essere rilevanti in materia d'asilo (cfr. decisioni inedite della CRA del 26 maggio 1993 nella causa B.T., e del 20 aprile 1993 nella causa Y.O.). Peraltro, le pene inflitte per renitenza possono pure essere rilevanti in materia d'asilo (cfr. W. Kälin, Grundriss des Asylverfahrens, Basilea e Francoforte sul Meno 1990, pag. 116 e relativi riferimenti).

6. a) - Ma vi è di più. Il diritto di essere sentito è pure violato allorquando l'autorità non ottempera all'obbligo fondamentale di motivare le proprie decisioni. Ambito, limiti, forma di una motivazione rispettosa dei postulati di uno Stato di diritto e conforme alle esigenze del diritto di essere sentito garantito dagli art. 29 e
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 28 - L'atto il cui esame è stato negato alla parte può essere adoperato contro di essa soltanto qualora l'autorità gliene abbia comunicato oralmente o per scritto il contenuto essenziale quanto alla contestazione e, inoltre, le abbia dato la possibilità di pronunciarsi e indicare prove contrarie.
segg. e 4 Cost. sono variabili. L'ampiezza della motivazione può essere determinata, nel quadro dei principi generali, solo avuto riguardo alle particolarità del caso concreto, tenuto conto, da un lato, dell'insopprimibile esigenza di assicurare all'interessato un minimo di mezzi di difesa efficaci e, dall'altro lato, dalla necessità di garantire all'autorità


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chiamata ad esercitare un sindacato di legittimità la possibilità effettiva, e non solo nominale, di effettuarlo. Peraltro, l'esigenza della motivazione aumenta allorquando l'applicazione della legge implica esercizio del potere d'apprezzamento o l'interpretazione di una norma giuridica indeterminata (cfr. DTF 104 Ib 212). Se questi precetti vengono disattesi, il vizio formale comporta di norma l'annullamento della decisione, senza che il ricorrrente debba dimostrare un interesse.

Il libero apprezzamento delle prove comporta per l'autorità giudicante il dovere di motivare la propria decisione; non è sufficiente che la stessa si dichiari semplicemente convinta di qualche cosa, ma è necesario che esponga scrupolosamente le ragioni che l'hanno condotta a maturare un determinato convincimento.

L'autorità di prime cure ha ritenuto inverosimile che le autorità attendano tredici anni prima di iniziare le ricerche di un disertore (recte: renitente). Da un lato, non è consentito sapere, leggendo tale motivazione, se con la stessa l'autorità di prime cure ha inteso motivare l'inverosimiglianza dell'insieme delle allegazioni influenti presentate dal ricorrente o solamente quella afferente alla diserzione (recte: renitenza). Nel primo caso, sia detto che non basta una semplice affermazione dell'autorità giudicante su di una specifica circostanza per rendere inverosimile l'insieme delle allegazioni influenti della parte. Nel secondo caso, giova allora osservare che il ricorrente dichiara di essere stato convocato anche nel 1987 per ottemperare ai suoi doveri militari, dopo che l'autorità avrebbe scoperto la città in cui risiedeva (cfr. resoconto dell'audizione federale del 10 aprile 1990, pag. 4), di modo che le ricerche potrebbero essere state riprese dopo siffatta pretesa evenienza che l'autorità inferiore non ha peraltro considerato inverosimile (...).

b) - Per quanto attiene alle dichiarazioni della moglie, l'UFR le ritiene inverosimili perché "la richiedente accompagnata da sei figli ha lasciato legalmente la Turchia munita di un visto svizzero a scopo di visita. L'interessata ha inoltre atteso un mese prima di deporre la domanda d'asilo". Tale motivazione non giustifica assolutamente il giudizio d'inverosimiglianza delle allegazioni pertinenti presentate dalla ricorrente per i motivi già enunciati al considerando 6a.

c) - (...)

7. - (...)


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8. - Per l'esito parzialmente positivo del gravame, la domanda di assistenza giudiziaria formulata dai ricorrenti innanzi alla Commissione svizzera di ricorso in materia d'asilo diventa in sostanza priva d'oggetto, poiché gli stessi non devono sopportare le spese processuali (art. 63 cpv. 1
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
PA) ed hanno inoltre diritto ad un' indennità per ripetibili (art. 64
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 64
1    L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato.
2    Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente.
3    Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza.
4    L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa.
5    Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109
PA), che viene fissata sulla base della nota d'onorario del patrocinatore dei ricorrenti, prodotta agli atti.


Informazioni decisione   •   DEFRITEN
Documento : 1994-29-203-210
Data : 21. marzo 1994
Pubblicato : 21. marzo 1994
Sorgente : Autorità che hanno preceduto la LPP fino al 2006
Stato : Pubblicato come 1994-29-203-210
Ramo giuridico : Turkey
Oggetto : Artt. 29 e segg. PA e 4 Cost.; art. 35 cpv. 1 PA, art. 40 PC, per rimando degli artt. 12 LA e 19 PA: diritto di essere sentito;...


Registro di legislazione
Cost: 29e
PA: 1 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 1
1    La presente legge si applica alla procedura negli affari amministrativi trattati e decisi in prima istanza o su ricorso da un'autorità amministrativa federale.
2    Sono autorità nel senso del capoverso 1:
a  il Consiglio federale, i suoi Dipartimenti, la Cancelleria federale, nonché le divisioni, le aziende, gli istituti e gli altri servizi dell'amministrazione federale che da essi dipendono;
b  gli organi dell'Assemblea federale e dei tribunali federali per le decisioni di prima istanza e le decisioni su ricorso, in conformità all'ordinamento dei funzionari del 30 giugno 19277;
c  gli istituti o le aziende federali autonomi;
cbis  il Tribunale amministrativo federale;
d  le commissioni federali;
e  altre istanze od organismi indipendenti dall'amministrazione federale, in quanto decidano nell'adempimento d'un compito di diritto pubblico a essi affidato dalla Confederazione.
3    Nella procedura delle autorità cantonali di ultima istanza che non decidono definitivamente in virtù del diritto pubblico federale sono applicabili soltanto gli articoli 34 a 38 e 61 capoversi 2 e 3 concernenti la notificazione delle decisioni e l'articolo 55 capoversi 2 e 4 concernente la revoca dell'effetto sospensivo. È fatto salvo l'articolo 97 capoverso 2 della legge federale del 20 dicembre 19469 sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti concernente la revoca dell'effetto sospensivo a ricorsi contro le decisioni delle casse di compensazione.10 11
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SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 27
1    L'autorità può negare l'esame degli atti solamente se:
a  un interesse pubblico importante della Confederazione o del Cantone, in particolare la sicurezza interna o esterna della Confederazione, esiga l'osservanza del segreto;
b  un interesse privato importante, in particolare d'una controparte, esiga l'osservanza del segreto;
c  l'interesse di un'inchiesta ufficiale in corso lo esiga.
2    Il diniego d'esame dev'essere ristretto agli atti soggetti a segreto.
3    A una parte non può essere negato l'esame delle sue memorie, dei documenti da essa prodotti come mezzi di prova e delle decisioni notificatele; l'esame dei processi verbali delle sue dichiarazioni le può essere negato soltanto fino alla chiusura dell'inchiesta.
28 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 28 - L'atto il cui esame è stato negato alla parte può essere adoperato contro di essa soltanto qualora l'autorità gliene abbia comunicato oralmente o per scritto il contenuto essenziale quanto alla contestazione e, inoltre, le abbia dato la possibilità di pronunciarsi e indicare prove contrarie.
29 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 29 - La parte ha il diritto d'essere sentita.
35 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 35
1    Le decisioni scritte, anche se notificate in forma di lettera, devono essere designate come tali, motivate, e indicare il rimedio giuridico.
2    L'indicazione del rimedio giuridico deve menzionare il rimedio giuridico ordinario ammissibile, l'autorità competente e il termine per interporlo.
3    L'autorità può rinunciare a indicare i motivi e il rimedio giuridico allorché la decisione sia interamente conforme alle domande delle parti e nessuna parte chieda la motivazione.
62 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 62
1    L'autorità di ricorso può modificare la decisione impugnata a vantaggio di una parte.
2    Essa può modificare a pregiudizio di una parte la decisione impugnata quando questa violi il diritto federale o poggi su un accertamento inesatto o incompleto dei fatti; per inadeguatezza, la decisione impugnata non può essere modificata a pregiudizio di una parte, a meno che la modificazione giovi ad una controparte.
3    L'autorità di ricorso che intenda modificare la decisione impugnata a pregiudizio di una parte deve informarla della sua intenzione e darle la possibilità di esprimersi.
4    L'autorità di ricorso non è vincolata in nessun caso dai motivi del ricorso.
63 
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 63
1    L'autorità di ricorso mette nel dispositivo le spese processuali, consistenti in una tassa di decisione nelle tasse di cancelleria e negli sborsi, di regola a carico della parte soccombente. Se questa soccombe solo parzialmente, le spese processuali sono ridotte. Per eccezione, si possono condonare le spese processuali.
2    Nessuna spesa processuale è messa a carico dell'autorità inferiore ne delle autorità federali, che promuovano il ricorso e soccombano; se l'autorità ricorrente, che soccombe, non è un'autorità federale, le spese processuali le sono addossate in quanto la causa concerna interessi pecuniari di enti o d'istituti autonomi.
3    Alla parte vincente possono essere addossate solo le spese processuali che abbia cagionato violando le regole di procedura.
4    L'autorità di ricorso, il suo presidente o il giudice dell'istruzione esige dal ricorrente un anticipo equivalente alle presunte spese processuali. Stabilisce un congruo termine per il pagamento con la comminatoria che altrimenti non entrerà nel merito. Se sussistono motivi particolari, può rinunciare interamente o in parte a esigere l'anticipo.100
4bis    La tassa di decisione è stabilita in funzione dell'ampiezza e della difficoltà della causa, del modo di condotta processuale e della situazione finanziaria delle parti. Il suo importo oscilla:
a  da 100 a 5000 franchi nelle controversie senza interesse pecuniario;
b  da 100 a 50 000 franchi nelle altre controversie.101
5    Il Consiglio federale disciplina i dettagli relativi alla determinazione delle tasse.102 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005103 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010104 sull'organizzazione delle autorità penali.105
64
SR 172.021 Legge federale del 20 dicembre 1968 sulla procedura amministrativa (PA)
PA Art. 64
1    L'autorità di ricorso, se ammette il ricorso in tutto o in parte, può, d'ufficio o a domanda, assegnare al ricorrente una indennità per le spese indispensabili e relativamente elevate che ha sopportato.
2    Il dispositivo indica l'ammontare dell'indennità e l'addossa all'ente o all'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, in quanto non possa essere messa a carico di una controparte soccombente.
3    Se una controparte soccombente ha presentato conclusioni indipendenti, l'indennità può essere messa a suo carico, secondo la propria solvenza.
4    L'ente o l'istituto autonomo, nel cui nome l'autorità inferiore ha deciso, risponde dell'indennità addossata a una controparte soccombente, in quanto non possa essere riscossa.
5    Il Consiglio federale disciplina la determinazione delle spese ripetibili.106 Sono fatti salvi l'articolo 16 capoverso 1 lettera a della legge del 17 giugno 2005107 sul Tribunale amministrativo federale e l'articolo 73 della legge del 19 marzo 2010108 sull'organizzazione delle autorità penali.109
PC: 40
SR 273 Legge del 4 dicembre 1947 di procedura civile federale
PC Art. 40 - Il giudice valuta le prove secondo il suo libero convincimento. Egli prende in considerazione il contegno delle parti nel processo, per esempio il rifiuto di ottemperare ad una citazione personale, di rispondere a domande del giudice o di produrre i mezzi di prova richiesti.
Registro DTF
104-IB-205 • 112-IA-1 • 115-IA-8 • 116-IB-37 • 117-IB-114 • 119-IA-136 • 98-IA-129
Parole chiave
Elenca secondo la frequenza o in ordine alfabetico
ricorrente • diritto di essere sentito • questio • turco • servizio militare • autorità inferiore • circo • ottico • renitenza • leso • violazione del diritto • incarto • siria • mese • ufficio federale • libera valutazione delle prove • ripartizione dei compiti • motivazione della decisione • decisione • importanza
... Tutti
GICRA
1994/1