Language of document : ECLI:EU:C:2006:449

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione)

6 luglio 2006 (*)

«Previdenza sociale dei lavoratori migranti – Regolamento (CEE) n. 1408/71– Artt. 4, n. 2 bis, e 10 bis, nonché allegato II bis – Prestazioni speciali a carattere non contributivo – Prestazione olandese a favore dei giovani disabili – Non esportabilità»

Nel procedimento C-154/05,

avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’art. 234 CE, dal Rechtbank te Amsterdam (Paesi Bassi), con ordinanza 4 aprile 2005, pervenuta in cancelleria il 6 aprile 2005, nella causa tra

J. J. Kersbergen-Lap,

D. Dams-Schipper

e

Raad van Bestuur van het Uitvoeringsinstituut Werknemersverzekeringen,

LA CORTE (Terza Sezione),

composta dal sig. A. Rosas, presidente di sezione, dai sigg. J. Malenovský, J.‑P. Puissochet (relatore), A. Borg Barthet e A. Ó Caoimh, giudici,

avvocato generale: sig.ra J. Kokott

cancelliere: sig. R. Grass

vista la fase scritta del procedimento,

considerate le osservazioni presentate:

–        dalla sig.ra J. J. Kersbergen-Lap;

–        per il Raad van Bestuur van het Uitvoeringsinstituut Werknemersverzekeringen, dal sig. I. F. Pardaan, in qualità di agente;

–        per il governo dei Paesi Bassi, dalla sig.ra H.G. Sevenster, in qualità di agente;

–        per il governo finlandese, dalla sig.ra A. Guimaraes-Purokoski, in qualità di agente;

–        per il governo del Regno Unito, dalla sig.ra S. Nwaokolo, in qualità di agente, assistita dalla sig.ra E. Sharpston, QC;

–        per la Commissione delle Comunità europee, dai sigg. D. Martin e P. van Nuffel, in qualità di agenti,

vista la decisione, adottata dopo aver sentito l’avvocato generale, di giudicare la causa senza conclusioni,

ha pronunciato la seguente

Sentenza

1        La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sull’interpretazione degli artt. 4, n. 2 bis, e 10 bis nonché dell’allegato II bis del regolamento (CEE) del Consiglio 14 giugno 1971, n. 1408, relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità, nella sua versione modificata e aggiornata dal regolamento (CE) del Consiglio 2 dicembre 1996, n. 118/97 (GU 1997, L 28, pag. 1), come modificato dal regolamento (CE) del Consiglio 8 febbraio 1999, n. 307/1999 (GU L 38, pag. 1; in prosieguo: il «regolamento n. 1408/71»).

2        La suddetta domanda è stata presentata nell’ambito di due controversie che vedono contrapporsi, da un lato, la sig.ra Kersbergen-Lap e, dall’altro, la sig.ra Dams-Schipper al Raad van Bestuur (consiglio d’amministrazione) dell’Uitvoeringsinstituut Werknemersverzekeringen (Istituto per la gestione delle assicurazioni lavoratori; in prosieguo: l’«UWV») in merito al rifiuto di quest’ultimo di attribuire alle stesse, al di fuori dei Paesi Bassi, un’indennità ai sensi della legge olandese 24 aprile 1997 sull’assicurazione contro l’inabilità al lavoro dei giovani disabili (Wet arbeidsongeschiktheidsvoorziening jonggehandicapten, Stb. 1997, n. 177; in prosieguo: la «Wajong»).

 Contesto normativo

 La normativa comunitaria

3        L’art. 1 del regolamento n. 1408/71 cosi dispone:

«Ai fini dell’applicazione del presente regolamento:

a)      i termini “lavoratore subordinato” e “lavoratore autonomo” designano rispettivamente:

i)      qualsiasi persona coperta da assicurazione obbligatoria o facoltativa continuata contro uno o più eventi corrispondenti ai settori di un regime di sicurezza sociale applicabile ai lavoratori subordinati o autonomi o a un regime speciale per i dipendenti pubblici;

(...)».

4        L’art. 2 del regolamento n. 1408/71, che delimita il campo di applicazione personale dello stesso, precisa quanto segue:

«Il presente regolamento si applica ai lavoratori subordinati o autonomi e agli studenti, che sono o sono stati soggetti alla legislazione di uno o più Stati membri e che sono cittadini di uno degli Stati membri (…) nonché ai loro familiari e ai loro superstiti».

5        L’art. 4 del regolamento n. 1408/71, intitolato «Campo d’applicazione “ratione materiae”», dispone:

«1.      Il presente regolamento si applica a tutte le legislazioni relative ai settori di sicurezza sociale riguardanti:

a)      le prestazioni di malattia e di maternità;

b)       le prestazioni d’invalidità, comprese quelle dirette a conservare o migliorare la capacità di guadagno;

(…).

2.      Il presente regolamento si applica ai regimi di sicurezza sociale generali e speciali, contributivi e non contributivi, nonché ai regimi relativi agli obblighi del datore di lavoro o dell’armatore concernenti le prestazioni di cui al paragrafo 1.

«2 bis. Il presente regolamento si applica alle prestazioni speciali a carattere non contributivo previste da una legislazione o da un regime diversi da quelli contemplati al paragrafo 1 o esclusi ai sensi del paragrafo 4, qualora dette prestazioni siano destinate:

a)      a coprire in via suppletiva, complementare o accessoria gli eventi corrispondenti ai settori di cui alle lettere da a) ad h) del paragrafo 1, oppure

b)      unicamente a garantire la tutela specifica dei [disabili].

(…)

4.      Il presente regolamento non si applica (…) all’assistenza sociale (…)

(…)».

6        Per quanto riguarda le prestazioni speciali a carattere non contributivo previste dall’art. 4, n. 2 bis, del regolamento n. 1408/71, l’art. 10 bis, n. 1, del suddetto regolamento prevede quanto segue:

«Nonostante le disposizioni dell’articolo 10 e il titolo III, le persone alle quali il presente regolamento è applicabile beneficiano delle prestazioni speciali in denaro a carattere non contributivo di cui all’articolo 4, paragrafo 2 bis esclusivamente nel territorio dello Stato membro nel quale esse risiedono ed in base alla legislazione di tale Stato, purché tali prestazioni siano menzionate nell’allegato II bis. Tali prestazioni sono erogate a carico dell’istituzione del luogo di residenza».

7        All’allegato II bis, lett. J, le prestazioni che nei Paesi Bassi sono accordate per inabilità al lavoro dei giovani disabili ai sensi della Wajong vengono qualificate come prestazioni speciali a carattere non contributivo.

 La normativa nazionale

8        I Paesi Bassi prevedono varie forme di assicurazione contro l’inabilità al lavoro.

9        La legge 18 febbraio 1966 relativa all’assicurazione contro l’inabilità al lavoro (Wet op de arbeidsongeschiktheidsverzerkering, Stb. 1966, n. 84; in prosieguo: la «WAO») garantisce i lavoratori subordinati contro il rischio di perdita della retribuzione derivante da un’inabilità al lavoro di lunga durata. Tale assicurazione è finanziata mediante contributi dovuti dai datori di lavoro a fronte dello stipendio versato ai loro dipendenti. Per beneficiare di una prestazione ai sensi della WAO, il lavoratore subordinato deve essere assicurato nel momento in cui emerge l’inabilità al lavoro.

10      Inoltre, fino al 1° gennaio 1998, la legge 11 dicembre 1975 avente ad oggetto la fissazione di un’assicurazione generale contro l’inabilità al lavoro (Algemene Arbeidsongeschiktheidswet, Stb. 1975, n. 674; in prosieguo: la «AAW») sanciva un’assicurazione generale obbligatoria intesa a garantire l’intera popolazione contro le conseguenze finanziarie di un’inabilità al lavoro di lunga durata.

11      Dal 1° gennaio 1998, all’AAW sono subentrate, da un lato, la legge 24 aprile 1997 relativa all’assicurazione contro l’inabilità al lavoro dei lavoratori autonomi (Wet arbeidsongeschiktheids‑verzekering zelfstandigen, Stb. 1997, n. 176), riguardante i lavoratori autonomi e, dall’altro, la Wajong, diretta a tutelare i giovani disabili contro le conseguenze finanziarie di un’inabilità al lavoro di lunga durata.

12      La Wajong prevede la corresponsione di una indennità minima a favore dei giovani già interessati da un’inabilità al lavoro totale o parziale di lunga durata prima del loro ingresso nel mercato lavorativo. Sono considerati giovani disabili i residenti che, alla data del diciassettesimo compleanno, erano già inabili al lavoro o che, se lo sono divenuti successivamente, hanno studiato durante almeno sei mesi nel corso dell’anno immediatamente precedente al giorno in cui si è manifestata l’inabilità al lavoro. L’indennità non può essere percepita prima del diciottesimo compleanno.

13      L’importo dell’indennità erogata ai sensi della Wajong dipende dalla percentuale di inabilità al lavoro ed equivale al 70% dello stipendio minimo a norma di legge in caso di totale inabilità al lavoro. Il diritto a tale prestazione non è subordinato al pagamento di un premio o di un contributo. Non è nemmeno subordinato ad una condizione relativa alle risorse proprie del beneficiario, ma la suddetta prestazione può essere ridotta qualora un lavoro procuri un reddito o in caso di cumulo della prestazione in questione con altre prestazioni per inabilità al lavoro.

14      La prestazione prevista dalla Wajong è corrisposta dall’Arbeidsongeschiktheidsfonds jonggehandicapten (Fondo per l’inabilità al lavoro di giovani disabili) ed è finanziata, ai sensi dell’art. 64, lett. a), di detta legge, dall’Erario.

15      A differenza dell’AAW, che non prevedeva alcuna restrizione, la possibilità di esportare un’indennità erogata in applicazione della Wajong è limitata. L’art. 17, n. 1, della Wajong dispone infatti che «il diritto all’indennità per inabilità al lavoro viene meno (…) a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il giovane disabile ha stabilito la sua residenza all’estero».

16      L’art. 17, n. 7, della Wajong autorizza peraltro l’UWV a derogare alla suddetta disposizione qualora la cessazione del diritto all’indennità comporti una situazione di «considerevole iniquità». In un provvedimento relativo agli orientamenti da applicare in materia di prosecuzione del versamento dell’indennità prevista dalla Wajong in caso di trasferimento all’estero del beneficiario (Beleidsregels voortzetting Wajong-uitkering buiten Nederland, Stcrt. 2003, n. 84), entrato in vigore il 2 maggio 2003, il Raad van Bestuur dell’UWV ha precisato che tale nozione di «considerevole iniquità» riguarda l’ipotesi in cui, da un lato, il giovane disabile si sia trasferito fuori dei Paesi Bassi per motivi imperativi e, dall’altro, si possa presumere che in conseguenza della cessazione del pagamento di detta indennità egli subirà un notevole pregiudizio. Vengono considerati motivi imperativi, in particolare, il fatto di sottoporsi a un trattamento medico di una certa durata e di intraprendere un lavoro con qualche prospettiva di reintegrazione o l’esigenza di seguire coloro che si occupano del giovane disabile qualora tali soggetti siano costretti a lasciare i Paesi Bassi.

 Causa principale e questione pregiudiziale

17      La sig.ra Kersbergen-Lap, nata il 15 gennaio 1964, e la sig.ra Dams-Schipper, nata il 19 gennaio 1970, soffrono di un’inabilità al lavoro di lunga durata stimata tra l’80 e il 100%. Prima del 1998 è stata loro accordata un’indennità di inabilità al lavoro ai sensi dell’AAW. Il 1° gennaio 1998 detta indennità è stata commutata in un’indennità prevista ai sensi della Wajong. Nel 2002 la sig.ra Kersbergen-Lap si è stabilita in Francia e la sig.ra Dams-Schipper in Germania. L’UWV in seguito al loro trasferimento ha revocato a entrambe l’indennità di cui trattasi.

18      La sig.ra Kersbergen-Lap e la sig.ra Dams-Schipper hanno proposto reclamo avverso tali decisioni. In entrambi i casi il Raad van Bestuur dell’UWV ha dichiarato il reclamo infondato e precisato che le due interessate non potevano avvalersi di una situazione di «considerevole iniquità».

19      La sig.ra Kersbergen-Lap e la sig.ra Dams-Schipper hanno presentato ciascuna ricorso contro tali provvedimenti dinanzi al Rechtbank te Amsterdam.

20      Quest’ultimo ha deciso di sospendere il procedimento e di sottoporre alla Corte la seguente questione pregiudiziale:

«Se un’indennità concessa a norma della legge Wajong, che figura all’allegato II bis del regolamento n. 1408/71, debba essere considerata come una prestazione speciale a carattere non contributivo ai sensi dell’art. 4, n. 2 bis, del suddetto regolamento, cosicché a soggetti quali le ricorrenti nella causa principale debba applicarsi unicamente la normativa di coordinamento introdotta dall’art. 10 bis del regolamento n. 1408/71 e la detta indennità in base alla legge Wajong non possa essere versata a chi risiede al di fuori del territorio dei Paesi Bassi».

 Sulla questione pregiudiziale

21      Incombe soltanto al giudice del rinvio definire l’oggetto delle questioni che intende sottoporre alla Corte. Spetta esclusivamente al giudice nazionale cui è stata sottoposta la controversia e che deve assumersi la responsabilità dell’emananda decisione giurisdizionale valutare, alla luce delle particolari circostanze di ciascuna causa, sia la necessità di una pronuncia pregiudiziale per essere in grado di pronunciare la propria sentenza sia la rilevanza delle questioni che sottopone alla Corte (v., in tal senso, sentenze 27 febbraio 1997, causa C‑220/95, Van den Boogaard, Racc. pag. I‑1147, punto 16; 20 marzo 1997, causa C‑295/95, Farrell, Racc. pag. I‑1683, punto 11; 16 marzo 1999, causa C‑159/97, Castelletti, Racc. pag. I‑1597, punto 14, e 8 maggio 2003, causa C‑111/01, Gantner Electronic, Racc. pag. I‑4207, punto 34).

22      Orbene, la sig.ra Kersbergen-Lap, al termine delle sue osservazioni, sottopone alla Corte questioni ulteriori rispetto a quella che il giudice nazionale ha posto ad oggetto dell’ordinanza di rinvio e le integra mediante altri interrogativi inseriti in osservazioni supplementari. Tenuto conto di quanto illustrato al punto precedente, non è necessario esaminare siffatte questioni, che eccedono l’ambito di quella proposta dal giudice nazionale.

23      Con la sua questione pregiudiziale il giudice a quo chiede in sostanza se l’indennità per giovani disabili prevista dalla Wajong, prestazione che figura nell’allegato II bis del regolamento n. 1408/71, costituisca una prestazione speciale a carattere non contributivo ai sensi dell’art. 4, n. 2 bis, del suddetto regolamento, per cui la situazione di una persona come le ricorrenti di cui alla causa principale è esclusivamente disciplinata dal sistema di coordinamento attuato ad opera dell’art. 10 bis del suddetto regolamento e, di conseguenza, possono usufruire della prestazione di cui trattasi solo le persone residenti abitualmente nei Paesi Bassi.

24      Le ricorrenti di cui alla causa principale rientrano nell’ambito d’applicazione ratione personae del regolamento n. 1408/71 poiché in cui sono state soggette a un regime di previdenza sociale nei Paesi Bassi e, in quanto assicurate, avrebbero diritto a prestazioni di inabilità al lavoro se risiedessero nel territorio di detto Stato membro (v. per analogia, segnatamente, sentenze 31 maggio 1979, causa 182/78, Pierik, Racc. pag. 1977, punto 4, e 10 marzo 1992, causa C‑215/90, Twomey, Racc. pag. I‑1823, punto 13).

25      Le disposizioni derogatorie al carattere esportabile delle prestazioni previdenziali previste dall’art. 10 bis del regolamento n. 1408/71 devono essere interpretate in modo restrittivo. Tale disposizione può riguardare solo le prestazioni che soddisfano le condizioni fissate all’art. 4, n. 2 bis, dello stesso regolamento, cioè le prestazioni che presentano un carattere allo stesso tempo speciale e non contributivo e che figurano nell’allegato II bis del detto regolamento (v., in tal senso, sentenza 8 marzo 2001, causa C‑215/99, Jauch, Racc. pag. I‑1901, punto 21).

26      Come rammentato al punto 7 della presente sentenza, l’indennità erogata ai sensi della Wajong figura nell’elenco delle prestazioni speciali a carattere non contributivo, ai sensi dell’art. 4, n. 2 bis, del regolamento n. 1408/71, che forma l’oggetto dell’allegato II bis dello stesso regolamento.

27      Occorre quindi stabilire, da un lato, se la prestazione di cui trattasi rivesta un carattere speciale e copra in via suppletiva, integrativa o accessoria, gli eventi corrispondenti a uno o più settori previdenziali tra quelli menzionati nell’art. 4, n. 1, del regolamento n. 1408/71 e, dall’altro, se essa presenti un carattere non contributivo.

 Sul carattere speciale della prestazione erogata ai sensi della Wajong

 Argomenti delle parti

28      Per l’UWV, per tutti i governi che hanno presentato osservazioni nonché per la Commissione delle Comunità europee le prestazioni speciali che costituiscono l’oggetto dell’art. 4, n. 2 bis, del regolamento n. 1408/71 sono prestazioni a carattere misto.

29      Secondo i menzionati intervenienti, fatto salvo il governo britannico che non ha formulato alcuna precisa conclusione in merito alla qualificazione da attribuire all’indennità erogata ai sensi della Wajong, detta prestazione presenta le tipiche caratteristiche di una prestazione mista. A loro giudizio, essa si collega, da una parte, alla previdenza sociale, poiché spetta di diritto, in base ai criteri di attribuzione applicabili in tale settore, a coloro che devono affrontare un evento (l’inabilità al lavoro) di norma coperto grazie a una prestazione di previdenza sociale, e, dall’altro, all’assistenza sociale, dal momento che non si fonda su periodi di attività o di contribuzione e che mira ad attenuare uno stato di indigenza garantendo un reddito minimo di sopravvivenza ai giovani disabili. Una siffatta prestazione sarebbe sempre strettamente connessa alla situazione socio-economica del paese interessato e il suo importo, essendo calcolato sulla base dello stipendio minimo applicabile nei Paesi Bassi, terrebbe conto del livello di vita in detto Stato membro.

 Giudizio della Corte

30      Una prestazione speciale ai sensi dell’art. 4, n. 2 bis, del regolamento n. 1408/71 è definita dalla sua finalità. Essa interviene in sostituzione o a integrazione di una prestazione previdenziale e ha le caratteristiche di un aiuto sociale giustificato da motivi economici e sociali e deciso da una normativa che fissa criteri obiettivi (v. sentenza 29 aprile 2004, causa C‑160/02, Skalka, Racc. pag. I‑5613, punto 25 e giurisprudenza menzionata).

31      Come ha sottolineato il governo olandese, la prestazione prevista dalla Wajong è un’indennità sostitutiva destinata a coloro che non soddisfano i requisiti di assicurazione per ottenere una prestazione di invalidità ai sensi dell’art. 4, n. 1, lett. b), del regolamento n. 1408/71. Garantendo un reddito minimo a una categoria socialmente debole (i giovani disabili) la prestazione erogata ai sensi della Wajong presenta il carattere di un aiuto sociale giustificato da ragioni economiche e sociali. La sua concessione si fonda, inoltre, su criteri oggettivi definiti dalla legge.

32      Quanto al fatto che la prestazione di cui trattasi nella causa principale viene accordata senza che si sia effettuato un esame dei bisogni o del patrimonio degli interessati, come ha osservato la Commissione, la maggior parte dei giovani disabili non disporrebbe di mezzi di sussistenza sufficienti qualora non beneficiasse di tale prestazione.

33      Inoltre, la suddetta prestazione è strettamente connessa al contesto socio-economico dei Paesi Bassi, in quanto dipende dalla retribuzione e dal livello di vita in questo Stato membro. Orbene, la Corte ha già riconosciuto che prestazioni strettamente connesse con l’ambiente sociale possono essere concesse subordinatamente alla condizione di residenza nello Stato dell’istituzione competente (v., in tal senso, sentenze 27 settembre 1988, causa 313/86, Lenoir, Racc. pag. 5391, punto 16; 4 novembre 1997, causa C‑20/96, Snares, Racc. pag. I‑6057, punto 42, e 31 maggio 2001, causa C‑43/99, Leclere e Deaconescu, Racc. pag. I‑4265, punto 32).

34      Ne consegue che la prestazione erogata per effetto della Wajong deve essere qualificata come prestazione speciale ai sensi del regolamento n. 1408/71.

 Sul carattere non contributivo della prestazione erogata ai sensi della Wajong

35      L’UWV, tutti i governi che hanno presentato osservazioni e la Commissione, ritengono che l’indennità Wajong non abbia carattere contributivo.

36      Il criterio determinante in materia è costituito dalla modalità del finanziamento reale della prestazione (v., in tal senso, sentenza Jauch, cit., punti 32 e 33). La Corte verifica se tale finanziamento sia assicurato direttamente o indirettamente da contributi sociali o da risorse pubbliche.

37      Ora, le risorse necessarie per finanziare la prestazione erogata in applicazione della Wajong vengono fornite dall’Erario, e pertanto dal bilancio pubblico. Inoltre, l’attribuzione di tale prestazione non è subordinata alla condizione che il beneficiario abbia altresì diritto a un’altra prestazione di previdenza sociale a carattere contributivo. Tenuto conto della categoria alla quale appartengono tali beneficiari, non può pertanto nemmeno trattarsi di finanziamento indiretto mediante contributi.

38      Di conseguenza, è dimostrato che le prestazioni erogate ai sensi della Wajong devono essere considerate come dotate di un carattere non contributivo a norma dell’art. 4, n. 2 bis, del regolamento n. 1408/71.

 Sulla violazione di un diritto acquisito

 Argomenti delle parti

39      La sig.ra Kersbergen-Lap sostiene che ai beneficiari della prestazione percepita prima del 1998 in base all’AAW non può essere opposta la non esportabilità delle prestazioni contemplate all’art. 10 bis del regolamento n. 1408/71. Questo pregiudicherebbe un diritto acquisito.

40      Infatti, al momento dell’entrata in vigore della Wajong, nel 1998, e del suo inserimento come prestazione speciale a carattere non contributivo nell’allegato II bis del regolamento n. 1408/71, le ricorrenti di cui alla causa principale beneficiavano di una prestazione per giovani disabili erogata a norma dell’AAW che non era soggetta ad alcuna restrizione quanto alla sua esportabilità.

 Giudizio della Corte

41      Senza che sia necessario verificare se l’indennità prevista dalla Wajong dovesse garantire effettivamente, con un’altra denominazione, la continuità dell’indennità erogata ai sensi dell’AAW, chiunque si trovi nella stessa situazione delle ricorrenti di cui alla causa principale, contrariamente a quanto afferma la sig.ra Kersbergen-Lap, non può valersi del principio della conservazione dei diritti acquisiti per beneficiare della prestazione di cui trattasi nella causa principale nonostante il trasferimento della residenza al di fuori del territorio dei Paesi Bassi.

42      Infatti, se è vero che il principio della certezza del diritto osta a che un regolamento venga applicato retroattivamente, e ciò a prescindere dalle conseguenze favorevoli o sfavorevoli che una siffatta applicazione potrebbe avere per l’interessato, lo stesso principio esige che qualsiasi situazione di fatto venga di regola, purché non sia espressamente disposto il contrario, valutata alla luce delle norme giuridiche vigenti al momento in cui essa si è prodotta (sentenza 12 ottobre 1978, causa 10/78, Belbouab, Racc. pag. 1915, punto 7). Se quindi la nuova legge ha validità solo per l’avvenire, essa si applica anche, salvo deroga, agli effetti futuri di situazioni sorte sotto la vigenza della vecchia legge (v., in tal senso, sentenze 15 febbraio 1978, causa 96/77, Bauche e Delquignies, Racc. pag. 383, punto 48; 25 ottobre 1978, causa 125/77, Koninklijke Scholten-Honig e De Bijenkorf, Racc. pag. 1991, punto 37; 5 febbraio 1981, causa 40/79, P./Commissione, Racc. pag. 361, punto 12; 10 luglio 1986, causa 270/84, Licata/Comitato economico e sociale, Racc. pag. 2305, punto 31, e 7 febbraio 2002, causa C‑28/00, Kauer, Racc. pag. I‑1343, punto 20).

43      Nella causa principale, l’entrata in vigore della Wajong e il suo inserimento nell’allegato II bis del regolamento n. 1408/71 si sono verificati prima del trasferimento delle ricorrenti di cui alla causa principale fuori del territorio dei Paesi Bassi. In assenza di una contraria disposizione transitoria, in particolare nel regolamento del Consiglio 4 giugno 1998, n. 1223, che modifica il regolamento (CEE) n. 1408/71 e il regolamento (CEE) n. 574/72 che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CEE) n. 1408/71 (GU L 168, pag. 1), le conseguenze giuridiche (l’esportabilità o meno della prestazione erogata ai sensi della Wajong) determinate da tale situazione di fatto (il trasferimento della residenza al di fuori dei Paesi Bassi) devono essere, pertanto, esaminate alla luce delle norme applicabili al momento del sorgere di tale situazione di fatto, e quindi alla luce delle nuove disposizioni.

44      Occorre pertanto risolvere la questione posta dichiarando che una prestazione erogata a norma della Wajong deve essere considerata come una prestazione speciale a carattere non contributivo, ai sensi dell’art. 4, n. 2 bis, del regolamento n. 1408/71, cosicché dovrà applicarsi unicamente la norma di coordinamento introdotta dall’art. 10 bis di detto regolamento e la prestazione non potrà essere versata a chi risiede al di fuori dei Paesi Bassi.

 Sulle spese

45      Nei confronti delle parti della causa principale il presente procedimento costituisce un incidente sollevato dinanzi al giudice nazionale, cui spetta quindi statuire sulle spese. Le spese sostenute da altri soggetti per presentare osservazioni alla Corte non possono dar luogo a rifusione.

Per questi motivi, la Corte (Terza Sezione) dichiara:

Una prestazione erogata a norma della legge olandese 24 aprile 1997 relativa all’assicurazione contro l’inabilità al lavoro dei giovani disabili (Wet arbeidsongeschiktheidsvoorziening jonggehandicapten) deve essere considerata come una prestazione speciale a carattere non contributivo, ai sensi dell’art. 4, n. 2 bis, del regolamento del Consiglio 14 giugno 1971, n. 1408, relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità, nella sua versione modificata e aggiornata dal regolamento (CE) del Consiglio 2 dicembre 1996, n. 118/97, come modificato dal regolamento (CE) del Consiglio 8 febbraio 1999, n. 307/1999, cosicché dovrà applicarsi unicamente la norma di coordinamento introdotta dall’art. 10 bis di detto regolamento e la prestazione non potrà essere versata a chi risiede al di fuori dei Paesi Bassi.

Firme


* Lingua processuale: l'olandese.