1995 / 23 - 218

23. Estratto della decisione della CRA del 19 maggio 1995
nella causa A., Ex Jugoslavia

Art. 12 e 13 PA , 12a e b LA, nonché art. 29 segg. PA e 4 Cost.: Il dovere d'accertare d'ufficio i fatti in relazione all'obbligo che incombe al richiedente di collaborare all'accertamento dei fatti; valutazione anticipata delle prove.

1. Malgrado il principio inquisitorio, l'autorità giudicante può limitarsi, di regola, ad esaminare le allegazioni del richiedente ed assumere le prove da lui stesso offerte, senza dovere procedere ad ulteriori accertamenti. Tuttavia, un complemento d'istruzione s'impone se, in base a codeste adduzioni ed a siffatte prove, dovessero ancora sussistere ragionevoli dubbi od incertezze che, verosimilmente, potrebbero essere rimossi con nuovi accertamenti eseguiti d'ufficio (consid. 5a).

2. Non è violato il diritto di essere sentito ove l'autorità, in seguito ad una valutazione anticipata, possa ammettere senza arbitrio che il convincimento da essa raggiunto in base ad altre prove non sarebbe modificato dal risultato, persino se favorevole all'interessato, dell'assunzione di determinate prove (consid. 5b).

3. Il giudizio sulla verosimiglianza dev'essere il frutto di una valutazione globale delle allegazioni determinanti (GICRA 1993 n. 21 pag. 134). Non è pertanto consentito all'autorità giudicante di negare la pertinenza di articoli di giornale da cui risultano fra l'altro elementi quali l'arresto del richiedente l'asilo e di altri membri della sua famiglia, semplicemente perché le allegazioni del richiedente medesimo concernenti la fuga consecutiva al suo arresto sono giudicate inattendibili (consid. 5b).


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Art. 12 und 13 VwVG, Art. 12a und b AsylG sowie Art. 29 ff. VwVG und Art. 4 BV: Pflicht zur Feststellung des Sachverhalts von Amtes wegen und die auf dem Gesuchsteller lastende Mitwirkungspflicht; antizipierte Beweiswürdigung.

1. Trotz Untersuchungsgrundsatz kann sich die entscheidende Behörde in der Regel darauf beschränken, die Vorbringen des Gesuchstellers zu würdigen und die von ihm angebotenen Beweise abzunehmen, ohne weitere Abklärungen vornehmen zu müssen. Dennoch kann sich eine ergänzende Untersuchung aufdrängen, wenn auf Grund dieser Vorbringen und Beweismittel berechtigte Zweifel oder Unsicherheiten weiterbestehen, die voraussichtlich nur mit Ermittlungen von Amtes wegen beseitigt werden könnten (Erw. 5a).

2. Keine Verweigerung des rechtlichen Gehörs, falls die Behörde ohne Willkür in vorweggenommener Beweiswürdigung annehmen kann, die aufgrund der übrigen Beweise gebildete Überzeugung werde durch das ihm zwar bekannte, aber nicht aktenkundige, für den Gesuchsteller günstige Ergebnis bestimmter Ermittlungen nicht geändert (Erw. 5b).

3. Die Beurteilung der Glaubhaftigkeit muss auf einer umfassenden Prüfung der ausschlaggebenden Vorbringen beruhen (EMARK 1993 Nr. 21, S. 134). In casu kann die Beweiskraft eines Zeitungsartikels u.a. über Verhaftungen des Beschwerdeführers und Angehöriger seiner Familie nicht bloss mit dem Hinweis auf die unglaubhaft erscheinenden Umstände der Ausreise des Beschwerdeführers als irrelevant bezeichnet werden (Erw. 5b).

Art. 12
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 12 - Die Behörde stellt den Sachverhalt von Amtes wegen fest und bedient sich nötigenfalls folgender Beweismittel:
a  Urkunden;
b  Auskünfte der Parteien;
c  Auskünfte oder Zeugnis von Drittpersonen;
d  Augenschein;
e  Gutachten von Sachverständigen.
et 13
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 13
1    Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken:
a  in einem Verfahren, das sie durch ihr Begehren einleiten;
b  in einem anderen Verfahren, soweit sie darin selbständige Begehren stellen;
c  soweit ihnen nach einem anderen Bundesgesetz eine weitergehende Auskunfts- oder Offenbarungspflicht obliegt.
1bis    Die Mitwirkungspflicht erstreckt sich nicht auf die Herausgabe von Gegenständen und Unterlagen aus dem Verkehr einer Partei mit ihrem Anwalt, wenn dieser nach dem Anwaltsgesetz vom 23. Juni 200034 zur Vertretung vor schweizerischen Gerichten berechtigt ist.35
2    Die Behörde braucht auf Begehren im Sinne von Absatz 1 Buchstabe a oder b nicht einzutreten, wenn die Parteien die notwendige und zumutbare Mitwirkung verweigern.
PA, 12a et b LA et art. 29 ss
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 29 - Die Parteien haben Anspruch auf rechtliches Gehör.
PA et 4 Cst : obligation d'établir les faits d'office et devoir du requérant de collaborer à la constatation des faits ; appréciation anticipée des preuves.

1. Malgré la maxime inquisitoire, l'autorité de décision peut, en règle générale, se borner à examiner les allégations du requérant et à apprécier les preuves qui lui sont présentées. Un complément d'instruction s'impose lorsque, au regard de ces allégations et de ces preuves, demeurent encore des doutes et des incertitudes qui ne


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pourront vraisemblablement être levés que par une administration de preuves ordonnée d'office (consid. 5a).

2. Il n'y a pas violation du droit d'être entendu lorsque l'autorité, à la suite d'une appréciation anticipée, peut admettre sans arbitraire que la conviction qu'elle a acquise sur la base des autres preuves ne serait pas ébranlée par le résultat, même favorable à l'intéressé, de l'administration de certaines preuves (consid. 5b).

3. L'appréciation de la vraisemblance doit résulter d'un jugement d'ensemble des allégations déterminantes (JICRA 1993 no 21, p. 134). En l'espèce, la force probante d'un article de presse relatant l'arrestation du recourant et de membres de sa famille ne peut pas être déniée au seul motif que les allégations du recourant concernant les circonstances de sa fuite après son arrestation ne sont pas crédibles (consid. 5b).

Riassunto dei fatti:

A. avrebbe ha lasciato l'ex Jugoslavia il 13 agosto 1993 ed ha inoltrato una domanda d'asilo il 17 agosto seguente. In sostanza, l'interessato ha fatto valere di essere stato arrestato unitamente ad un fratello, che medesima sorte sarebbe pertoccata ad una sorella, e che un altro fratello sarebbe noto alle autorità per le sue attività politiche in seno alla LDK. La sua famiglia sarebbe peraltro stata vittima di varie perquisizioni domiciliari. Per corroborare le sue allegazioni, A. ha presentato in corso di procedura di prima istanza due articoli del giornale X - uno riguardante il suo arresto, quello di un fratello e perquisizioni domiciliari, l'altro contemplante una lista di persone arrestate fra cui figura il nome di colei che sarebbe sua sorella -, nonché il suo atto di nascita e quelli di sei dei suoi nove fratelli e sorelle, ed infine l'atto di matrimonio dei genitori. Ha dichiarato di non essere in grado di ottenere ed esibire i documenti concernenti le procedure giudiziarie promosse contro il fratello e la sorella arrestati.

In data 11 gennaio 1995, l'UFR ha pronunciato nei confronti del richiedente una decisione di diniego della domanda d'asilo, segnatamente in virtù dell'art. 12a LA, considerando inverosimili le dichiarazioni da lui rilasciate. Detto Ufficio, ha rilevato che l'interessato si sarebbe contraddetto sul fatto se avrebbe o meno rivelato alla polizia di avere collaborato con la LDK per lo stoccaggio e la distribuzione della farina. Inoltre, la fuga dal Tribunale


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distrettuale di (...) non sarebbe credibile, come non lo sarebbe il fatto di essere stato condotto dinanzi al giudice dopo soli due giorni dall'arresto.

Ed ancora. Sarebbe contrario all'esperienza generale della vita che dopo la summenzionata fuga l'interessato si sia nascosto per cinque mesi in casa di parenti stretti, presso cui sarebbe stato facilmente reperibile. Infine, quo agli articoli di giornale presentati, l'autorità inferiore rileva che uno non concerne direttamente l'interessato, bensì la sorella, e l'altro non costituirebbe, in ragione di quanto precede, un mezzo di prova rilevante per la presente procedura. Gli altri documenti esibiti sarebbero dei semplici certificati di nascita "che non sono atti ad invalidare la presente decisione". Contemporaneamente, l'UFR ha pronunciato l'allontanamento del richiedente dalla Svizzera (art. 17 cpv. 1 LA) e ordinato l'esecuzione dell'allontanamento stesso siccome lecita, ragionevolmente esigibile e possibile.

Il 13 febbraio 1995, l'interessato ha introdotto dinanzi alla CRA un ricorso, nel quale si duole di una violazione del dovere d'accertare d'ufficio i fatti (principio inquisitorio). Detto principio imporrebbe infatti all'autorità giudicante l'obbligo di predisporre d'ufficio appropriate verifiche in funzione dell'accertamento dei fatti, segnatamente allorquando, come nel caso in esame, la parte esibisca delle prove documentali riguardanti la sua situazione personale e quella dei familiari che si troverebbero in carcere. Censura il fatto che l'UFR abbia potuto risolvere di non conferire alcun valore probatorio agli articoli del giornale X versati agli atti, ritenuto che così facendo la succitata autorità ha omesso di valutare circostanze rilevanti e documentate che hanno colpito la sua famiglia e la sua stessa persona. Il ricorrente chiede pertanto l'annullamento del giudizio litigioso ed il rinvio degli atti all'autorità inferiore per nuovo giudizio. Subordinatamente, postula la concessione dell'asilo, ed in via ancora più subordinata, la constatazione dell'inammissibilità ed inesigibilità dell'esecuzione dell'allontanamento. Chiamato ad esprimersi, l'UFR ha proposto la reiezione del gravame.

La CRA ha accolto il gravame, annullato la decisione querelata, e rinviato gli atti all'autorità inferiore affinché avesse a procedere alla completazione delle indagini ed all'emanazione di una nuova decisione.


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Dai considerandi:

5. - Il ricorrente si è doluto principalmente di una violazione del principio inquisitorio, ritenuto che l'autorità non avrebbe predisposto d'ufficio appropriate verifiche in funzione dell'accertamento esatto e completo della fattispecie, in particolare tenuto conto della prove documentali esibite. La doglianza appare fondata.

a) Il dovere di accertare d'ufficio i fatti è sancito dall'art. 12
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 12 - Die Behörde stellt den Sachverhalt von Amtes wegen fest und bedient sich nötigenfalls folgender Beweismittel:
a  Urkunden;
b  Auskünfte der Parteien;
c  Auskünfte oder Zeugnis von Drittpersonen;
d  Augenschein;
e  Gutachten von Sachverständigen.
PA. E' pacifico tuttavia che il principio inquisitorio non esenta il richiedente dall'obbligo di allegare e documentare, ove possibile, i fatti rilevanti, poiché il principio di cui trattasi implica esclusivamente che le competenti autorità acclarino la fattispecie indipendentemente dalle eventuali allegazioni degli interessati (cfr. DTF 81 I 375), ma non può certo sfociare in una soppressione pura e semplice dell'onere probatorio che incombe pur sempre al richiedente stesso (cfr. DTF 96 V 96). D'altra parte, secondo un principio generale del diritto processuale (art. 13
SR 172.021 Bundesgesetz vom 20. Dezember 1968 über das Verwaltungsverfahren (Verwaltungsverfahrensgesetz, VwVG) - Verwaltungsverfahrensgesetz
VwVG Art. 13
1    Die Parteien sind verpflichtet, an der Feststellung des Sachverhaltes mitzuwirken:
a  in einem Verfahren, das sie durch ihr Begehren einleiten;
b  in einem anderen Verfahren, soweit sie darin selbständige Begehren stellen;
c  soweit ihnen nach einem anderen Bundesgesetz eine weitergehende Auskunfts- oder Offenbarungspflicht obliegt.
1bis    Die Mitwirkungspflicht erstreckt sich nicht auf die Herausgabe von Gegenständen und Unterlagen aus dem Verkehr einer Partei mit ihrem Anwalt, wenn dieser nach dem Anwaltsgesetz vom 23. Juni 200034 zur Vertretung vor schweizerischen Gerichten berechtigt ist.35
2    Die Behörde braucht auf Begehren im Sinne von Absatz 1 Buchstabe a oder b nicht einzutreten, wenn die Parteien die notwendige und zumutbare Mitwirkung verweigern.
PA) e del diritto d'asilo (art. 12b LA), le parti sono tenute a collaborare all'accertamento dei fatti (cfr. P. Saladin, Das Verwaltungsverfahrensrecht des Bundes, Basilea e Stoccarda 1979, pagg. 119 e 125), e questo dovere è particolarmente esteso allorquando il procedimento è avviato, come in casu, dall'interessato con la presentazione di una richiesta specifica all'autorità competente (cfr. Imboden/Rhinow, Schweizerische Verwaltungsrechtsprechung, n. 88, pag. 552 II/b). Orbene, è finanche evidente, in una materia come il diritto d'asilo, che il richiedente deve dimostrare di moto proprio
l'esistenza di una situazione che può condurre alla concessione del diritto d'asilo medesimo. In caso contrario, il richiedente deve invece sopportare le conseguenze della mancata dimostrazione (nel senso della probabilità preponderante), e la postulata domanda dev'essere respinta. In effetti, malgrado il principio inquisitorio, la competente autorità può limitarsi, in casi di questa indole, ad esaminare le allegazioni del richiedente ed assumere le prove da lui stesso offerte, senza dovere procedere - di regola - ad ulteriori accertamenti. Tuttavia, un complemento d'istruzione s'impone se, in base a codeste adduzioni ed a siffatte prove, l'autorità giudicante dovesse ancora nutrire dubbi o incertezze che, verosimilmente, potrebbero essere rimossi con nuovi accertamenti eseguiti d'ufficio (cfr. per analogia Imboden/Rhinow, op. cit., n. 88, pagg. 551/552 II/b). E' questo il caso di specie. Infatti, conto tenuto delle prove offerte dall'interessato, in particolare del contenuto degli articoli del giornale X più volte richiamati, vi erano serie ragioni per promuovere d'ufficio ulteriori accertamenti, tendenti a verificare in opportuna sede (rappresentanza svizzera a Belgrado) le allegazioni


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determinanti dell'insorgente che, pur senza volere con ciò anticipare il giudizio di merito, appaiono rilevanti per l'esame dei timori di future persecuzioni. Non avendo provveduto di tal guisa, l'autorità inferiore ha violato il principio inquisitorio.

b) Certo, l'UFR ha ritenuto che il convincimento raggiunto in base alle altre prove non sarebbe stato modificato dal risultato, foss'anche favorevole, dell'assunzione di determinate altre prove, segnatamente degli articoli del giornale X concernenti la sorella del ricorrente, nonchè il ricorrente medesimo ed un suo fratello. La valutazione anticipata di cui sono stati oggetto gli articoli del giornale X da parte dell'UFR appare del tutto arbitraria e viola pertanto il diritto di essere sentito dell'interessato (cfr. DTF 115 Ia 97). Non vi è chi non veda come un mezzo probatorio che si riferisce all'arresto di uno stretto parente è elemento fattuale determinante nella valutazione della fondatezza dei timori di future persecuzioni del membro della famiglia che chiede protezione in Svizzera, ovviamente nella misura in cui l'arresto abbia connotazione rilevante ai sensi dell'art. 3 LA, così come decisivo, è, ove i fatti ivi menzionati corrispondano al vero, il mezzo probatorio che menziona le perquisizioni domiciliari, l'arresto del ricorrente e di un suo fratello, le conosciute attività politiche di un altro fratello, e ciò indipendentemente dal fatto che l'autorità inferiore possa nutrire dubbi sulle allegazioni inerenti fatti
accaduti successivamente all'arresto del ricorrente medesimo, segnatamente la convocazione dinanzi ad un tribunale e la successiva fuga. Sia peraltro aggiunto, per completezza, che il giudizio sulla verosimiglianza dev'essere il frutto di una valutazione globale (cfr. GICRA 1993 n. 21, pag. 135), e non esclusivamente atomizzata, delle singole allegazioni determinanti, in modo da consentire di limitare al minimo il rischio dell'approssimazione, ovvero il pericolo di fondare il giudizio valorizzando, contro indiscutibili postulati di civiltà giuridica, semplici impressioni dell'autorità decidente.


Decision information   •   DEFRITEN
Document : 1995-23-218-223
Date : 19. Mai 1995
Published : 19. Mai 1995
Source : Vorgängerbehörden des BVGer bis 2006
Status : Publiziert als 1995-23-218-223
Subject area : Jugoslawien
Subject : Art. 12 e 13 PA , 12a e b LA, nonché art. 29 segg. PA e 4 Cost.: Il dovere d'accertare d'ufficio i fatti in relazione all'obbligo...


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1995 • ex officio • appellant • injured party • lower instance • asylum legislation • eviction • questio • finding of facts by the court • doubt • brother and sister • decision • comment • right to be heard • examinator • ioc • task sharing • file • birth certificate • military order
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EMARK
1993/21 • 1993/21 S.134